Bibliografia adulti

Affidabile. La costruzione di un percorso per i bambini e le loro famiglie (III Piano Infanzia e Adolescenza 2007- 2009 Progetto del Comune di Milano) Quaderno n° 002 dell’Assessorato Famiglia Scuola e Politiche sociali Settore Politiche della Famiglia – Coordinamento Affidi
Il testo è frutto della collaborazione tra i servizi sociali della famiglia e il terzo settore per rispondere alle difficoltà che le famiglie con figli minori incontrano nello svolgimento del proprio ruolo genitoriale. Tutte le famiglie affrontano nel loro ciclo di vita qualche momento di incertezza, alcune hanno vicini parenti e amici che li aiutano ad affrontare le difficoltà, altre famiglie non hanno le risorse giuste al momento opportuno. Proprio partendo da questi presupposti il Comune promuove, organizza, finanzia, progetta e valorizza una rete di accoglienza familiare affinché i bambini e i ragazzi possano comunque essere adeguatamente accuditi ed educati in famiglia, anche se non nella propria, almeno per un lasso di tempo definito. Il percorso esperienziale di operatori e famiglie descritto in questo testo accompagna la riflessione su quanto è possibile porre concretamente in atto a favore di bambini piccoli, che in situazioni di emergenza necessitano di protezione in un contesto affettivo, in grado di accompagnarli nella transizione verso una vita adeguata alle loro esigenze. Vi è anche una raccolta degli altri progetti del terzo Piano Infanzia e adolescenza inerenti l’accoglienza familiare e la solidarietà tra famiglie, monitorati – e gestito solo nel caso dell’affido mamma e bambino, dal Coordinamento affidi del Comune di Milano. Per richiedere il libro contattare il Coordinamento Affidi del Comune di Milano
Affido forte e adozione mite: culture in trasformazione
Alberto Giasanti, Eugenio Rossi Ed Franco Angeli 2007
Questo volume, che si rivolge a operatori, famiglie ed associazioni, intende mettere in evidenza, attraverso un’indagine sull’affido familiare condotta nell’area metropolitana milanese, le qualità che caratterizzano molte famiglie affidatarie: prendersi cura dell’affidato, sapersi assumere responsabilità, dimostrare disponibilità, esprimere solidarietà, possedere equilibrio nel rapporto di coppia, saper coinvolgere senza imporre e investire in educazione del bambino. Ma intende anche fare luce sugli aspetti critici dell’affido, come le difficoltà che emergono dalla presa in carico di situazioni che non si conoscono, la competizione che può nascere con la famiglia d’origine, i problemi che possono sorgere da un investimento affettivo a termine, i possibili litigi con i figli naturali della famiglia affidataria, ed altri ancora.
Dare una famiglia a una famiglia (Verso una nuova forma di affido)
Roberto Maurizio Ed Ega-Edizioni Gruppo Abele 200
L’affidamento familiare nell’immaginario collettivo si realizza nell’inserimento di un bambino in situazione di bisogno in una famiglia per un periodo temporaneo con un progetto di rientro a casa. In questo volume si racconto un percorso di sperimentazione promosso dal Settore Servizi Sociali del Comune di Torino con la collaborazione della Fondazione Paideia di Torino che prova a innovare l’idea di affidamento. In questo caso il bambino rimane nella sua famiglia e nella sua abitazione e una famiglia disponibile all’affidamento si impegna a prendere in cura tutto il nucleo familiare, bambino e genitori compresi.

Figli al confine (Una ricerca multimetodologica sull’affidamento familiare)
Ondina Greco, Raffaella Iafrate Ed Franco Angeli 2010
Accogliere un bambino “come figlio” all’interno della propria famiglia rappresenta il cuore dell’affidamento familiare. La temporaneità dell’affido e la presenza della famiglia naturale del bambino rendono però la scena molto complessa. L’affidamento familiare presenta infatti aspetti peculiari, che pongono i figli in affido “al confine” tra due appartenenze familiari e la funzione dei genitori “al confine” tra genitorialità e generatività sociale. Il volume affronta i temi classici delle relazioni familiari e del benessere del minore nell’esperienza dell’affidamento familiare e approfondisce aree tematiche finora poco esplorate quale quella dei confini familiari, attraverso un impianto multimetodologico che si compone di una ricerca quantitativa (di taglio psicosociale) e di una qualitativa (di taglio clinico).
Giustizia minorile e servizi sociali
Bianca Barbero Avanzini Ed Franco Angeli 2003
Da sempre, collaborando col Tribunale per i Minori e insegnando in università, sento la necessità di un testo che presenti in modo chiaro e sufficientemente completo le informazioni ed i problemi che investono contemporaneamente l’attività della magistratura della famiglia e minorile e quella degli operatori sociali chiamati a vario titolo a collaborare con essa per la tutela dei minori: è nata così l’idea di questo volume che si occupa della giustizia per i minori e la famiglia e del ruolo che, in questo ambito, hanno i Servizi alla persona
Ho imparato a chiamarti figlio
Guarnieri Cristiano Ed. Cantagalli
Non è un libro di consigli utili, questo. Né, tanto meno, il tentativo di riproporre valori oggi messi in angolo. Raccoglie 14 storie che si dipanano in quel luogo originalissimo e insieme antico che è la famiglia. Storie vere di famiglie vere, che l’Autore ha incontrato una ad una in un lungo e commovente itinerario di conoscenza. Famiglie che hanno fatto dell’affido di minori in difficoltà la loro forma di accoglienza a cui nulla è risparmiato: la fatica del lavoro, le incombenze domestiche, il tirar grandi i figli, le spigolosità del rapporto di coppia. Gli errori e le cose buone. Il filo che accomuna ogni storia è duplice. Il primo è che tutti i protagonisti appartengono all’Associazione “Fraternità”, nata nel 1984 e sviluppatasi negli anni soprattutto nel nord Italia, che affianca le famiglie affidatarie nel rapporto con i minori, i Servizi sociali e i Tribunali. Chi ne fa parte la considera una vera e propria “famiglia allargata”. Il secondo è che la scelra di accoglienza dei protagonisti in nessun caso è frutto di intenzioni premeditate. E’, piuttosto, l’esito di un’amicizia. Non c’è mai stato qualcuno che si sia spinto a progettare, pianificare o assecondare un impeto di gratuità se non perchè sollecitato e sostenuto da una trama di rapporti. Infine, le esperienze qui narrate sono esemplificative di cosa voglia dire “amore incondizionato”. Questo emerge verso coloro che sono accolti come nel rapporto tra moglie e marito, con il vicino di casa o con il collega d’ufficio. In questo senso il libro non è scritto per chi fa affido (o ha intenzione di farlo), ma per chiunque.
Impariamo a conoscere l’affido dei minori. Buone prassi per l’accoglienza
Daniele Grana Edizioni del Cerro 2005
Un progetto di affidamento di un minore in difficoltà richiede l’intervento di operatori specializzati in termini di valutazione e di progettazione e comporta la costruzione di una rete interattiva tra servizi istituzionali, famiglie accoglienti o aspiranti, risorse formali e informali che ruotano intorno al minore e al suo contesto di origine. Altrettanto importante è però promuovere una cultura dell’affidamento elastica e aperta alla complessità, in grado di superare rigidità e incomunicabilità tra gli attori del progetto per raggiungere una proficua collaborazione d’équipe. Questo testo conduce un’analisi pratica delle tipicità e delle buone prassi per lo svolgimento di un progetto di affidamento, senza trascurare il lato umano ed emozionale.
L’adozione e l’affidamento familiare nella dottrina e nella giurisprudenza
Giovanni Manera Ed Franco Angeli 2004
Protagonista della narrazione processuale del volume è un’indagine di critica giuridica e sociale sui soggetti istituzionali deputati a pronunciarsi in tema di affidamento ed adozione. Le aspettative in gioco, in queste dinamiche di responsabilità istituzionali e personali conducono, infatti, alla formulazione di un giudizio sui presupposti della relazione affettiva riferito a persone che chiedono di diventare sé stesse anche attraverso l’esperienza genitoriale: un giudizio che spiega i propri effetti su bambini che chiedono di poter trovare, in queste persone, la verità sul significato del proprio essere al mondo per andare avanti nella vita.
La vita davanti a sé
Gary Romain Ed. Neri Pozza 2009
Il libro narra le vicende di Momo, ragazzo arabo nella banlieu di Belleville, figlio di nessuno, accudito da una vecchia prostituta ebrea. È la storia di un amore materno in cui non contano i legami di sangue e le tragedie della storia svaniscono davanti alla vita, al semplice desiderio e alla gioia di vivere. Un romanzo toccato dalla grazia, in cui l’esistenza è vista e raccontata con l’innocenza di un bambino.

Légàmi (Il mito della famiglia di origine)
Organizzazione Ai.Bi. – Associazione Amici dei Bambini Ed Ancora Editrice 2007
I contributi raccolti in questo volume sono gli atti del convegno “Légàmi, il mito della famiglia di origine”. Il Quaderno esplora infatti la condizione di bambini e adolescenti, fuori dalla loro famiglia di origine, che vivono sotto protezione sociale secondo modalità pensate come temporanee – affido, istituti, centri di accoglienza – ma che in realtà perdono la condizione di provvisorietà: l’affido diventa sine die, le strutture di accoglienza diventano la casa fino alla maggiore età. I minori crescono, legati, inevitabilmente, a un mito difficile da estirpare: quello della famiglia di origine e dei legami di sangue.

L’isola dei tesori (Atlante dell’Italia a rischio)
Giulio Cederna Organizzazione Save the Children Italia Onlus 2010
In Italia ci sono quasi 11 milioni di minori. Un tesoro di enorme valore, una risorsa da tutelare. Ma come stanno i nostri “tesori”? Dove vivono? Con questo Atlante Save the Children scatta una fotografia sulla condizione dell’infanzia in Italia e, attraverso quasi 70 mappe, traccia alcuni aspetti problematici, tra marginalità, nuove povertà, discriminazione, violenza e una legislazione in materia d’infanzia frammentata e impreparata.

Pronto mamma? Ti passo la mamma
Paola Carmignani e Teresa Tonna Ed Serra Tarantola 2007
Le storie di questo libro provengono dall’esperienza del Centro Promozione Affidi Familiari di Brescia. Il libro raccoglie, in forma anonima, storie di affidamento familiare, filtrate dagli operatori del Centro e rielaborate in maniera narrativa da Teresa Tonna e Paola Carmignani, autrice pure di alcune interviste. Sono presenti anche alcune testimonianze dirette.

Rotatorie sociali (Pensieri ed esperienze delle reti di famiglie aperte del CNCA)
Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza Comunità Edizioni 2010
I contributi raccolti in questo libro hanno una duplice finalità: da un lato aiutare i lettori a conoscere e capire l’esperienza delle reti di famiglie aperte all’accoglienza; dall’altro far emergere e valorizzare le diverse e particolari esperienze che in questi anni sono state realizzate nei territori, come testimonianza di un radicamento delle reti in essi e di una capacità di ascoltarne i bisogni. Le esperienze qui descritte, testimoniano che, pur facendo riferimento a precise normative nazionali e regionali, è possibile non rimanere imbrigliati dalle loro rigidità, dalle loro lacune e dalle loro incongruenze, costruendo in maniera continuamente creativa spazi, tempi, ambienti, strumenti e relazioni che promuovono la crescita sociale.
Storie di affidamento. L’obbligo leggero
Beretta Gemma Ed Liguori 2002
Questo libro racconta quattro storie di affidamento, ciascuna delle quali è stata raccolta con il metodo delle interviste, decostruite e ricostruite poi per capitoli tematici come se si trattasse del montaggio di un video. La costruzione del testo permette tre livelli di lettura: per storie (Storia di Manuela, Marcello, Maurizio; Storia di Anna, Manuel, Roberto, per tacere di Davide e Gabriele; Storia di Angelo e Marica; Storia di Giovanni), per questioni (Un´estranea fra noi, Continuare l´opera della madre, L´obbligo della convivenza, Relazioni vincoli fiducia affidamento, Adolescenti, Il padre che non c´è) e, ancora, per approfondimenti tematici (voce guida, primi piani, note), che esprimono il punto di vista teorico da cui muove la ricerca contenuta nel libro. Affidamento, si dice qui, è aiutare un bambino, un ragazzo, una ragazza a fare l´esperienza del «valere», cioè del «riconoscersi come valore». Narrano questa esperienza un´affidata, alcuni affidatari, alcune madri affidanti e operatori sociali. Punti di avvistamento diversi che contribuiscono a illuminare la scena di un bisogno ma, soprattutto, di una preziosa disponibilità umana a rispondere a un obbligo. In una società come la nostra, intrisa del linguaggio dei diritti, cosa succede se cominciamo a parlare della questione dei bisogni dell´infanzia e dell´adolescenza muovendo dalla nozione di obbligo così come Simone Weil la elabora e se ci interroghiamo a partire da ciò che ogni adulto o bambino o ragazza è in grado di attivare a partire da sé? Il libro, denso di domande, ma anche di parole vere dell´esperienza, comincia a rispondere a questa domanda. E ci interroga.
Storie in cerchio. Riflessioni sui gruppi di famiglie affidatarie
Cam Centro ausiliario per i problemi minorili Ed Franco Angeli 2007
Fin dall’inizio della sua attività, il CAM ha compreso l’esigenza di accompagnare e sostenere le famiglie che affrontano l’avventura dell’affido familiare, individuando nei gruppi di discussione e di confronto tra famiglie affidatarie uno strumento fondamentale per il sostegno al progetto di affido. Ora il CAM avverte l’esigenza di raccogliere in una cornice metodologica le riflessioni dei conduttori di gruppo, nell’intento di colmare una lacuna informativa presente in questo particolare settore e di offrire agli operatori dell’affido stimoli, suggestioni e indicazioni attinti dalla sua pluriennale esperienza. Psicologi professionisti, provenienti da scuole di pensiero diverse, si trovano qui in perfetta sintonia sia nel sottolineare la centralità della esperienza di gruppo per le famiglie che vivono in prima persona la dimensione dell’affido, sia nel comunicare a colleghi e operatori sociali l’interesse e l’entusiasmo per la ricchezza di una esperienza professionale che li vede parte integrante del “cerchio” delle famiglie affidatarie. Il cerchio non è solo la rappresentazione visiva del gruppo di persone che si incontrano periodicamente a parlare di affido, è anche l’immagine del fluire di pensieri ed emozioni che si dipanano in modo circolare tra loro. Insieme, le famiglie affidatarie e gli psicologi conduttori di gruppo sono i protagonisti di queste “storie in cerchio”.
Una famiglia anche per me. Dimensioni e percorsi educativi nelle comunità familiari per minori
Ricci Stefano, Spataro Cinzia Ed Centro Studi Erickson 2006
Dalla fine del 2006 tutti gli istituti per minori dovrebbero venire chiusi e sarà necessario fondare nuove strutture residenziali (o riconvertire quelle già esistenti) per colmare questa mancanza. Una delle possibili soluzioni è rappresentata dalle comunità familiari. Ma cosa sono in concreto queste comunità? In queste pagine gli autori, sposati da 11 anni e con alle spalle una lunga esperienza (hanno fondato una comunità di pronta accoglienza per minori da O a 6 anni che, in otto anni di vita, ha accolto quasi 40 bambini), cercano di rispondere a queste e altre domande. Il testo è arricchito da vivide testimonianze che, attraverso piccoli e grandi episodi di vita, raccontano la quotidianità della relazione educativa.
Una famiglia per ogni bambino. Famiglie accoglienti e affido
Martini Valter Ed San Paolo 2004
In questo libro si spiega cos’è l’affido, chi sono i minori che ne hanno bisogno, chi sono le famiglie affidatarie, e, infine, come e perché le famiglie, tutte le famiglie, possono mettere a disposizione le proprie risorse per contribuire a creare una nuova cultura dell’accoglienza e una nuova società più accogliente e attenta ai bisogni dei bambini, dei ragazzi, e di tutti coloro che si sentono emarginati ed esclusi dalla vita. L’Autore trae le sue riflessioni, le sue spiegazioni e le sue proposte da una ventennale esperienza vissuta in prima persona.
Un altro posto a tavola
Kathy Harrison Tea, 2006
È nel 1988 che Kathy Harrison, madre di tre figli, accetta il primo incarico come madre affidataria. Da allora la sua casa ha ospitato moltissimi bambini e la vita della sua famiglia è cambiata radicalmente. Un altro posto a tavola è il libro di una donna normale che racconta la sua vita straordinaria, resa possibile dal profondo amore per i bambini e dalla voglia di aiutarli a ritrovare un posto sicuro, accogliente, sereno in cui vivere.

Nella vita della comica più amata d’Italia c’è una storia complicata, ma anche piena di momenti divertenti, che nasce con l’affido di due bambini da un istituto e continua negli anni con tutto quello che comporta crescere dei figli: dubbi, spaventi, ricevimenti professori, fidanzati, tatuaggi, stanchezza, senso di colpa e di inadeguatezza. Luciana Littizzetto racconta questa storia privata in un memoir potente, mettendo la scrittura umoristica al servizio dei sentimenti più profondi e contraddittori.

Luca racconta al suo diario segreto il percorso che parte da una vita complicata in casa e arriva alla serenità della “famiglia in più”, con un’altra mamma, un altro papà e un fratello più grande, che affiancano la sua famiglia d’origine.
In mezzo, tutte le domande, le impressioni, le paure, il vortice di emozioni che lo investono nel cammino del’ affido.
Roberto Piumini, con penna lieve e garbata, spiega cos’è l’affido, come funziona, cosa provano le famiglie – quella d’origine e quella affidataria – e i bambini, quali sono gli interrogativi, i timori, la ricchezza e le speranze che questa esperienza porta, e lo fa con gli occhi di un bambino, raccontando quanto le “famiglie allargate” siano fondamentali nella vita dei ragazzi e degli adulti che ne hanno bisogno.

Il libro dà voce ai bambini e agli adolescenti che vivono in affido familiare, e ai figli di genitori che accolgono gli affidi. Entrambi i gruppi di bambini e ragazzi sono impegnati a disegnare nuove geografie familiari e a dare forma alla loro appartenenza a un universo di relazioni spesso composito e stratificato, non definito né dalla legge, né dalla decisione del giudice, né dal legame di sangue. Il volume approfondisce un aspetto non abbastanza esplorato dalla ricerca in ambito educativo: l’affido come luogo di apprendimento e di costruzione di significati. Sia coloro che sono in affido, sia i loro fratelli e sorelle affidatari nel corso di tale esperienza sperimentano legami, cura, mancanze; osservano con attenzione e spesso con ironia sé stessi e gli adulti che li circondano – familiari e professionisti – e imparano cose su di sé, sugli altri, sulle vulnerabilità e le appartenenze. Il loro sapere, spesso poco investigato, è essenziale per chi pensa e accompagna le pratiche di affido, e per questa ragione è stato messo al centro della ricerca.
Bibliografia bambini
Bambino della domenica
Gudrum Mebs Ed. Campanotto 2000
Dicono che i bambini della domenica hanno sempre fortuna nella vita. Ed è questo che spera la piccola protagonista, nata proprio di domenica. Vissuta da sempre in un orfanotrofio, senza saper nulla di preciso delle sue origini, sogna di avere anche lei, come gli altri bambini, dei padrini con cui trascorrere degli splendidi fine settimana fra montagne di dolci, giochi e regali. Ma le sue grigie domeniche sono consolate solamente dalla presenza di Coniglietto, l’amico di pezza ormai spelacchiato, cui la bambina confida i suoi segreti, i sogni, i desideri. Finchè la fortuna arriva, ma ha un aspetto del tutto diverso da come se l’era immaginata: non la mamma dei ‘libri di lettura’ e il papà arciricco, ma una ragazzona dall’età indefinibile, anticonformista, che abita in un appartamento terribilmente disordinato e impestato dal fumo delle sigarette, che deve lavorare perfino di domenica per mantenersi e che dice anche le parolacce. Perchè è bello immaginare insieme storie di nuvole, camminare mano nella mano sotto una pioggia a catinelle, scambiarsi baci con le dita dei piedi nella vasca da bagno, e mangiare montagne di salsicciotti che piovono dal cielo, anche se quel piccolo e sciocco di Karli… Il libro ha ricevuto, fra gli altri, il Deutscher Kinderbuchpreis, il più ambito riconoscimento che un autore per l’infanzia può otenere in Germania.
Il diario di Fandino
Rete “Bambini e Ragazzi al Sud” Ed La Meridiana 2001
Il diario di Fandino racconta, con le parole semplici di un bambino, una storia di affido familiare. Sono pagine delicate che traducono i sentimenti di paura, tristezza, separazione ma anche di gioia, tenerezza e speranza che accompagnano questa esperienza.
